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PROSKYNEO - SEMPRE "ADORAZIONE"?

Nell'American Standard Version, [ASV] Matteo 2:11 così viene tradotto:


"Ed essi [i 'Re Magi'] entrarono nella casa e videro il fanciullino con sua madre Maria, e, prostratisi, lo adorarono … [Greco: proskuneo]"

La nota in calce dice:

"La parola greca indica un atto di riverenza dedicato a una creatura (vedi cap. 4:9;18:26) o al Creatore (vedi cap. 4:10)".

Lo stesso versetto è così tradotto dalla versione di Weymouth: "…si prostrarono e Gli resero omaggio…"

Ancora, in una nota in calce, leggiamo: "[vv. 8,11. rendergli omaggio] O forse 'adorarlo'. Vedi Giovanni ix.38.nota"

Una delle solite critiche mosse alla Traduzione del Nuovo Mondo [TNM] è questa:

"Matteo 2:11: "Si prostrarono e lo adorarono" è stato modificato in "gli resero omaggio". I Testimoni di Geova si rifiutano di riconoscere Gesù come persona divina degna di adorazione, alterando la forma di onore che egli riceve dagli uomini e dagli angeli. La parola greca proskuneo significa letteralmente "adorazione". L'uso di "omaggio" è un adattamento della TNM. (La stessa revisione è presente in Matteo 8:2; 9:18; 14:33; 15:25; 28:9, 17; Marco 5:6; 15:19; Luca 24:52; Giovanni 9:38; Ebrei 1:6)".

Rendere proskuneo "omaggio" non è affatto un "adattamento della TNM"!

Il Vines Expository Dictionary [Dizionario esplicativo di Vine] commenta questa parola così:

"1.PROSKUNEO…, rendere omaggio, riverire (da pros, verso, nei riguardi di e kuneo, baciare) è la parola usata di più per adorazione".

A Manual Greek Lexicon of the New Testament [Lessico manuale di greco del NT] di G. Abbott-Smith, terza edizione, p. 386 dichiara:

"[pros-kuneo],…(<kuneo, baciare),… rendere omaggio, riverire, adorare.

A Greek-English Lexicon of the New Testament and Other Early Christian Literature, [Lessico greco-inglese del NT e di altra letteratura protocristiana] di William F. Arndt e F. Wilbur Ginrich, alle pp. 723, 724 commenta proskuneo così"…usato per descrivere l'usanza di prostrarsi davanti a una persona e baciarle i piedi, l'orlo del suo vestito, la terra ecc.,…(cadere a terra) adorare, rendere omaggio a, prostrarsi davanti, riverire, dare rispettoso benvenuto. (Vedere la Linguistic Key [Chiave linguistica]di Reinecker, p. 2, che riporta quanto sopra in riferimento a Matteo 2:2).

"1. a esseri umani che, tuttavia, in questo contesto sono ritenuti appartenere al reame soprannaturale…

"2. a Dio… al Dio adorato dai monoteisti…

"3. a Gesù, onorato e adorato come re messianico e soccorritore divino: Mt. 2:2,8,11; 8:2; 9:18; 14:33; Gv. 9:38… Il Signore risorto è lo speciale oggetto di adorazione: Mt. 28:9,17; Lu. 24:52…"

Da ultimo, The New Thayers Greek-Lexicon of the New Testament, [Il Nuovo Lessico di Thayer del NT] Joseph Henry Thayer, a p. 548:

"[proskuneo]….inginocchiarsi e posare la fronte a terra in segno di profonda riverenza…quindi nel NT è l'atto di inginocchiarsi o prostrarsi per rendere omaggio (a qualcuno) o per mostrarsi sottomesso, o in atteggiamento di rispetto o di supplica…"

Quindi, "rendere omaggio" è un'accettabile traduzione di "proskuneo". Non c'è nulla nella parola in sé, se usata per esprimere rispetto a Gesù, che voglia esprimere adorazione verso di lui come Dio Onnipotente.

Al contrario, la New International Version [NIV] così traduce Matteo 2:11:

"[i Re Magi] si inchinarono e adorarono lui [il bambino Gesù]"

Mentre la Revised English Bible [REB] (1990) qui traduce:

"essi fecero un profondo inchino in omaggio a lui".

Il "proskuneo" dei Re Magi nei confronti di Gesù era stato fatto come a un re o come a Dio Onnipotente? Certamente come a un re. La parola usata in Matteo 2:11 ha lo stesso significato di "omaggio" o "riverenza" che i Cananei ricevettero da Abraamo (Gen. 23:7,12.LXX), o che Esaù ricevette da suo fratello Giacobbe (Gen. 33:3,6,7.LXX) e che Daniele ricevette da Nabucodonosor (Daniel 2:46. LXX). Quando ci "prostriamo", o "proskuneo" dinanzi a chiunque non sia Geova Dio, l'azione assume un significato differente da quello che ha relazione con Dio. Vale a dire che nella Bibbia la stessa parola è usata in relazione a Dio, uomini e angeli, ma con significato differente.

La Traduzione del Nuovo Mondo non è più incoerente della Revised English Bible nel tradurre questa parola.

Mentre in Matteo 2:11 la REV dice che i Re Magi "resero omaggio" ["proskuneo"]a Gesù, in Giovanni 4:23, 24 traduce "proskuneo" "adorazione" quando Gesù dice alla Samaritana che:

"Dio è spirito, e quelli che lo adorano ["proskuneo"], devono adorarlo ["proskuneo"] in spirito e verità".

Secondo la King James Version [KJV][Versione Re Giacomo] in Rivelazione 3:9 Gesù dice:


"Ecco, darò quelli della sinagoga di Satana … ecco, li farò venire a rendere omaggio ["proskuneo"] davanti ai tuoi piedi".

Poiché Gesù aveva detto precedentemente che solo Dio dev'essere adorato (Matteo 4:10), qui è caduto in contraddizione? Ovviamente no. Semplicemente qui "proskuneo", come già dimostrato, può significare "prostrarsi" come ad un superiore, rendere onore e rispetto. Quindi, le versioni bibliche più moderne come NIV, TEV, REB qui in Rivelazione 3:9 non traducono "proskuneo" "adorare".

A questo punto, perciò, dovremmo essere in grado di ammettere che non sarebbe incoerente tradurre "proskuneo" sia "rendere omaggio" che "adorare", a seconda dei casi.

Alcuni fanno obiezione a questa versione adottata dalla TNM perché credono che Gesù sia Dio. Però si deve anzitutto ammettere che "proskuneo" può essere tradotto come lo traducono la TNM ed altre versioni, e che è del tutto scorretto affermare che sia un "adattamento della TNM" o una "incoerenza"! Ma rimane la domanda: Perché la TNM lo ha tradotto "omaggio" in riferimento a Gesù?

Sarebbe meglio considerare parte della risposta che dà la Torre di Guardia 1/6/1971 pagg. 350-1 Domande dai lettori (2):

"Mentre alcuni traduttori usano la parola "adorare" nella maggioranza dei casi dove pro·sky·ne'o descrive azioni di persone verso Gesù, l’evidenza non autorizza a leggere in questa versione quello che non c’è. Piuttosto, le circostanze che diedero luogo all’omaggio corrispondono molto strettamente a quelle che diedero luogo a omaggio verso precedenti profeti e re. (Si paragoni Matteo 8:2; 9:18; 15:25; 20:20 con I Samuele 25:23, 24; II Samuele 14:4-7; I Re 1:16; II Re 4:36, 37). Le medesime espressioni degli interessati rivelano spesso che, benché riconoscessero chiaramente Gesù come rappresentante di Dio, gli resero omaggio non come a Dio o a una divinità, ma come al "Figlio di Dio", il predetto "Figlio dell’uomo", il Messia con autorità divina. — Matt. 14:32, 33; 28:5-10, 16-18; Luca 24:50-52; Giov. 9:35, 38.

Mentre precedenti profeti e anche angeli avevano accettato l’omaggio, Pietro impedì a Cornelio di renderglielo. E l’angelo (o gli angeli) della visione di Giovanni impedì due volte a Giovanni di rendergli omaggio, definendosi "compagno di schiavitù" e terminando con l’esortazione di ‘adorare Dio’. — Atti 10:25, 26; Riv. 19:10; 22:8, 9.

Evidentemente la venuta di Cristo aveva stabilito nuove relazioni che influivano sulle norme di condotta verso altri servitori di Dio. Egli insegnò ai suoi discepoli che "uno è il vostro maestro, mentre voi siete tutti fratelli . . . uno è il vostro Condottiero, il Cristo". (Matt. 23:8-12) Poiché le figure e i tipi profetici trovarono adempimento in lui, come l’angelo disse a Giovanni che "il render testimonianza a Gesù è ciò che ispira la profezia". (Riv. 19:10) Gesù fu il Signore di Davide, più grande di Salomone, il profeta più grande di Mosè. (Luca 20:41-43; Matt. 12:42; Atti 3:19-24) L’omaggio reso a quegli uomini prefigurava quello dovuto a Cristo. Perciò giustamente Pietro si rifiutò di permettere a Cornelio di dargli troppa importanza.

Anche Giovanni, essendo stato dichiarato giusto o giustificato da Dio come unto cristiano, chiamato per essere celeste figlio di Dio e membro del regno di suo Figlio, era in una relazione con l’angelo (gli angeli) della rivelazione diversa da quella in cui erano stati gli Israeliti a cui precedentemente erano apparsi angeli. Come aveva scritto l’apostolo Paolo: "Non sapete che noi giudicheremo gli angeli?" (1 Cor. 6:3) L’angelo (gli angeli) riconobbe evidentemente questa mutata relazione quando respinse l’omaggio di Giovanni.

D’altra parte, Cristo Gesù era stato esaltato dal Padre suo a una posizione seconda solo a quella del Padre suo, così che "nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio di quelli che sono in cielo e di quelli che sono sulla terra e di quelli che sono sotto il suolo, e ogni lingua confessi apertamente che Gesù Cristo è il Signore alla gloria di Dio Padre". — Filip. 2:9-11; si paragoni Daniele 7:13, 14, 27."

Un critico cattolico ha fatto di recente la seguente affermazione, dopo avere citato la Jerusalem Bible [Bibbia di Gerusalemme] nei passi di Matteo in cui proskuneo è riferito a Gesù:

"È un fatto che le bibbie legittime usano la parola [proskuneo] coerentemente e lasciano al lettore la facoltà di interpretare il suo significato tradizionale di 'adorazione', o semplicemente di 'omaggio'. La mia opinione è che la TNM non dovrebbe imporre la sua teologia discriminante tra omaggio e adorazione nel tradurre 'proskuneo' quando è riferito a Gesù e ad altre creature oppure a Dio. Traducete la parola greca coerentemente e poi cercate di spiegare i passi che contrastano con la vostra interpretazione. La Watchtower fà l'esatto opposto. Essa impone la sua teologia relativa a 'proskuneo' per sottrarsi alla 'difficoltà' dell'interpretazione. Secondo me, è un'abominazione".

Se questo gentiluomo avesse fatto un confronto con un'altra versione cattolica come la New American Bible [NAB] del 1986, sarebbe stato più contenuto nei suoi commenti sulla WTB&TS e sulla TNM. A questo riguardo la NAB non è coerente come egli avrebbe probabilmente desiderato. Sebbene la NAB traduca proskuneo "omaggio" in Matteo 2:2,8,11; 8:2; 9:18; 14:33; 15:25; 18:26; 20:20; 28:9, non fa altrettanto in Matteo 28:17. Adesso direbbe questo critico che la NAB è "un'abominazione" perché non è "coerente" con gli altri passi in cui traduce la parola con "omaggio"? Si può dire esattamente la stessa cosa per la Revised English Bible [REB]. Vedere anche la traduzione di Barclay. Ma tornando alla New American Translation [NAT], se si guarda come proskuneo è stato tradotto in Marco 5:6; Luca 24:52; Giovanni 9:38, si può notare che non corrisponde a questo livello critico di coerenza poiché in quei passi di Marco e di Luca la parola viene tradotta coniugando rispettivamente "prostrarsi" e "rendere omaggio", mentre in Giovanni 9:38 "adorare". Dunque, quando il critico afferma "È un fatto che le bibbie legittime usano la parola [proskuneo] coerentemente e lasciano al lettore la facoltà di interpretare il suo significato", non ha accusato la cattolica NAB di essere "illegittima"? Dicendo . "Secondo me, è un'abominazione", rivela di avere della NAB la stessa opinione che ha della TNM, nonostante che la NAB sia dotata di nihil obstat e di imprimatur da parte della chiesa cattolica. Non ha definito "abominazione" quella che è stata accreditata dalla stessa chiesa cattolica come una fedele traduzione della Sacra Scrittura?

Naturalmente, né la TNM, né qualsiasi altra traduzione biblica, inclusa la NAB, "fa discriminazioni" tra "omaggio" e "adorazione" nel tradurre "proskuneo". Se si consulta qualsiasi buon lessico greco, si deve ammettere che la suddetta accusa è una bugia. (Vedere anche Ebrei 1:6).